Il titolo di Perito Agrario è regolamentato con il Regio Decreto del 25 novembre 1929 n. 2365.
Il Titolo di Perito Agrario al fine dell'esercizio dell'attività professionale spetta a coloro che abbiano conseguito il diploma di Perito Agrario in un Istituto Tecnico Agrario Statale o parificato e l'abilitazione all'esercizio della libera professione oltre ad essere iscritti nell'Albo Professionale.
La legislazione vigente, in virtù del DPR 328/2001, consente anche a coloro che abbiano conseguito una laurea triennale l'iscrizione a uno degli 86 Collegi Provinciali dei Periti Agrari e Periti Agrari Laureati.
Nell'esercizio della professione, il Perito Agrario deve essere sempre libero e professionalmente indipendente, inoltre deve sempre essere costantemente rivolto alle conoscenze scientifiche ed agire con coscienza.
Il Perito Agrario è un Tecnico polivalente la cui figura professionale si è molto evoluta ed ampliata nel corso degli ultimi decenni.
Questo è dovuto soprattutto alla necessità di adeguare la pratica agricola e renderla compatibile con le crescenti esigenze di protezione e difesa dell'ambiente, nell'ottica che l'esercizio dell'agricoltura sia comunque legato alla tutela dell'ambiente e del territorio, visti i rapporti diretti e le interazioni che questa pratica ha sul territorio stesso.
Le moderne linee guida dell'agricoltura europea e mondiale, mirate ad ottenere agroecosistemi ecocompatibili ed ecologicamente sostenibili, le impellenti risorse primarie ambientali di tutela del territorio della biodiversità, ed infine la riscoperta del ruolo positivo del settore paesaggistico e della progettazione degli spazi verdi, hanno permesso di aprire nuove ed interessanti prospettive di lavoro libero professionale per il Perito Agrario.
